Si svolge a Montrouge dal 7 al 25 febbraio 2018 la miniartextile
Hai mai pensato che un gomitolo di lana potesse assomigliare a un quadro paesaggistico di Monet? Hai mai immaginato di attraversare una foresta di numeri? No? Allora devi andare subito a vedere questa esposizione.
Gli artisti giocano con le materie e i colori.
In questo gioco di mescolanze, gli artisti lasciano il posto a delle opere la cui interpretazione e immaginazione sono infinite.
Ferro, carta, seta, filo spinato, fili e la lista potrebbe continuare ancora per molto.
Il tema è "Borderline" e le opere parlano di confini, frontiere e del limite fisico, psicologico, geografico e di ogni altro tipo.
Prendiamo ad esempio l'opera di Claudia Cairolo "Mind Games": secondo voi, qual è il lato borderline di questa maschera introspettiva?
Oppure parliamo dei "plis et replis" di Brankica Zilovic con "Abbraccia il nuovo", che rappresenta il mondo, la globalizzazione e i suoi confini attraverso dei fili rossi. Abbiamo così un'impressione di amore dalla forma dei continenti e del sangue, con i fili che pendono come un flusso.
"Siamo pronti a cambiare le nostre convinzioni? A rivalutare completamente la nostra visione del mondo [...] possiamo cercare un'altra alternativa alle linee e alle frontiere?"
Anche il Collettivo Alraune Teatro e la loro opera "PaN-Ge-A" ci portano un messaggio molto forte: fili di lana rossa che uniscono i ritratti di persone partendo dalla Pangea, genesi dei continenti. Tutti questi fili di lana si ricongiungono alla fine in un unico gomitolo, simbolo dell'unione e del dialogo ancora possibile tra i popoli.
Conoscendo l'attuale contrasto economico e sociale, questi lavori ci immergono in argomenti attuali, quotidiani, portandoci a porci delle domande sul nostro vivere con gli altri.
Se anche tu sei sensibile ai temi degli artisti nelle loro opere o semplicemente ti piacciono le belle mostre, allora non esitare a visitarla al Beffroi di Montrouge.
Alraune Teatro