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Rassegna stampa

After the End

Nucleo Artzine Autore: Mariaenrica Giannuzzi · 06 Maggio 2015 
Recensione Claustrofobia Psicologico
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After the end di Dennis Kelly - regia Luca Ligato

Let’s go British è la rassegna del Teatro dell’Orologio che in tre appuntamenti ha dato un saggio dell’umorismo che scorre nella drammaturgia inglese contemporanea. Dopo Tre desideri di Ben Moor, è la volta di Dennis Kelly, drammaturgo inglese noto per aver scritto la sceneggiatura di Utopia, visionaria serie tv di 12 episodi che sta contagiando il pubblico internazionale grazie a un incredibile passaparola. Come in Utopia, anche al centro della pièce After the end ci sono personaggi grotteschi e svitati, tratti dalle paranoie securitarie del nuovo millennio. E queste vengono messe in ridicolo senza alcuna pietà.

Scritto subito dopo gli attentati alla metro di Londra del 2005, After the End invita gli spettatori a guardare nel bunker antiatomico di Mark. A prima vista, l’uomo ha portato in salvo l’amica Louise da un attacco terroristico che avrebbe raso al suolo interi quartieri della città. L’uomo e la donna, per due settimane, devono adattarsi a sopravvivere con il cibo razionato, l’angoscia di non sapere cosa accade fuori e chi sia sopravvissuto, e aspettare: cercare scampo al disordine di sopra, tra cadaveri e macerie sotto una nuvola radioattiva. Ma Louise, portata lì sotto da Mark, non ricorda lo scoppio, non ricorda nulla, non ha visto l’esplosione, e si ritrova ospite ingrata di un rifugio che presto diventa prigione. La convivenza forzata stabilisce tra i due orridi giochi di potere che svelano sempre più i ruoli e le ossessioni annidati nella loro amicizia. La lotta per dominare l’altro non risparmia più nulla.

L’interpretazione di Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò è straordinaria. Con la regia di Luca Ligato la recitazione ha un inizio lirico che inganna lo spettatore e non lascia prevedere nulla delle scene da carneficina che lo attendono. La tensione è dosata con maestria in un crescendo di colpi di scena e dialoghi esilaranti, poiché bene e male, nelle nostre vite, sono cose da dilettanti. Anche la scenografia claustrofobica è piena di sorprese: i giocattoli della vita quotidiana — barattoli di chili piccante, una radio a transistor, barrette di cioccolato, Dungeons & Dragons — sono pronti a tingere di nero la commedia.