Un’esplosione nucleare devasta la città e noi due chiusi nel bunker. Il debutto di “After the End”
Quando la musica è finita. Quando non c’è più nulla del mondo a cui eravamo abituati e tutto si nasconde dietro un grande punto interrogativo. Senza più nessuna coordinata di riferimento, affetto, ipotesi di sicurezza. O almeno così pare. Cosa rimane? Turn off lights, cantavano i Doors. Ma qui piuttosto inizia una pièce dal vago sapore pinteriano di un’inquietudine sotterranea nelle dinamiche relazionali che vanno a comporsi. Questo il cuore di “After the End”, nuova produzione della compagnia Alraune Teatro, ospite stasera e domani allo Spazio Tertulliano e poi ancora dal 22 al 26 maggio.
Testo del drammaturgo inglese Dennis Kelly per la regia di Luca Ligato, è portato in scena dai bravi Valeria Perdonò e Alessandro Lussiana. Loro i protagonisti superstiti di un’esplosione nucleare che ha devastato la città. Chiusi in un rifugio antiatomico, vivono una convivenza forzata che fa emergere le pulsioni più intime. «Mark e Louise sono due personaggi veri – spiega Luca Ligato –, impossibile non ritrovare in loro un aspetto di noi stessi. In quel bunker le regole sociali non esistono più, tutto è nuovo e da ricostruire».
Un gioco tra vittima e carnefice. Con la botola per uscire (fuggire?) lì a un passo. Ma un gioco che molto dice dell’animo umano. Mentre cresce un legame di violenza malsana. E il dubbio che nulla di quel che è successo sia reale.
Alraune Teatro