L’opera si apre a chi la osserva come un piccolo mondo sospeso, dove ogni angolo offre una prospettiva diversa sulla complessità dei nostri sogni.
Al centro, Icaro cade in un moto
senza fine. La sua caduta non è solo rovinosa, ma poetica: racchiude in
sé la tensione tra aspirazione e limite, tra il coraggio di volare e il
rischio di bruciarsi al sole.
Un filo rosso, vivo e pulsante, attraversa il cubo, avvolgendo la figura
e collegandola ai venti desideri raccolti dal al suo intern, unendo
sogni, paure e speranze in un fragile equilibrio
In questo piccolo cubo si riflette la verità universale: il volo verso ciò che desideriamo più profondamente può portare alla caduta, ma è proprio la possibilità di volare che ci definisce, che ci spinge oltre il visibile, verso l’ignoto del nostro stesso cuore.
| Anno | 2025 |
|---|---|
| Misure | Un cubo di legno nero (20 × 20 × 20 cm) |
| Spazio | Non necessita di sospensione |
| Materiali | Legno, carta di cotone, cotone |
| Interazione | Il fruitore può lasciare un proprio desiderio tramite QR code, che verrà raccolto e integrato nell’installazione, arricchendo il filo rosso con nuove storie di sogni e fragilità. |
| Temi | Desiderio Fragilità |
| Catalogo | No. |
Alraune Teatro