CORRIERE DELLA SERA di daniela zacconi
Gli "Orphans" di Dennis Kelly visti da Luca Ligato
Un tavolo, due sedie: e' una casa come tante quelle di
helen e danny, sposini che vorrebbero festeggiare il crescere della famiglia
quando irrompe LIam, fratello di lei, sotto shock e ricoperto di sangue. La
tranquilla sera si trasforma in una concitata ricostruzione dell'accaduto
che porta alla luce segreti e omissioni con cui e' impossibile non
confrontarsi. maestro nel tratteggiare la realtà contemporanea, Dennis Kelly
propone un viaggio fra i recessi familiari in "orphans" che il regista luca
ligato porta in prima nazionale allo spazio tertulliano da domani al 18
aprile affidandosi all'interpretazione di dario merlini, alice redini e
umberto terruso.
"Anche se ambientati a londra, i testi di kelly hanno universalità di
personaggi e situazioni", spiega Ligato che nel 2013 del drammaturgo inglese
ha gia' diretto "After the end".
"Questo spettacolo e' incentrato sulle relazioni, sulla famiglia e su quanto
in famiglia si tiene nascosto. Ma kelly indaga anche i limiti che siamo
disposti a infrangere per amore, arrivando a rinnegare valori pur di non
travolgere il microcosmo della quotidianità, ma finendo cose' orfani di noi
stessi". "L'azione e' tutta in una notte e in una sala da pranzo", continua
il regista "ho voluto cogliere un punto di aggregazione come il
tavolointorno in cui si mangia, si discute, un oggetto che accomuna ma anche
separa. E ci sono solo due sedie per sottolineare che, a turno, ciascuono
dei tre personaggi e' un intruso. L'essenziale e' fondamentale quando si
parla di sentimenti".
DANIELA ZACCONI
Lunedi' 7 aprile 2014