Spettacoli news di Valeria prina

Escalation di violenza in sala Bausch che rende tutto coinvolgente

Gia' i titoli a volte trasmettono delle suggestioni. e' il caso di "After the end", ora a Milano al Teatro Elfo Puccini, Sala Bausch. Sono tanti infatti i film con nel titolo il termine "After" che parlano di sopravvissuti a disastri, nucleari o similari. E sopravvissuti appaiono anche Mark (Alessandro Lussiana) e Louise (Valeria Perdono'), che all'inizio della piece intuiamo trovarsi proprio in un bunker sotto la casa di lui. Qui Mark l'ha portata, quando lei era svenuta, per salvarla dalle conseguenze dell’esplosione nucleare. Lei non ricorda nulla, guarda le scatolette con le quali dovranno sopravvivere due settimane, la radio che non funziona e continua a non ricordare nulla.

Lo spettacolo e' una escalation, che parte da un momento di soddisfazione per la propria salvezza, ma insieme anche di dolore per la morte degli altri, per approdare a una esplosione di violenza. I rumori inquietanti - rumori dopo una esplosione nucleare? - non finiscono. Sembrano invece finire le scorte, mentre la scena si riempie di avanzi e altri oggetti - questi si inquietanti - si materializzano. L'estrema vicinanza tra gli attori e il pubblico, che la sala Bausch permette, rende tutto piu' coinvolgente: diventa inevitabile pensare a un rapporto di coppia che lo spazio di un bunker, ma anche una gabbia mentale o l’abitudine, rendono sempre più insopportabile.

L'escalation drammatica diventa sempre piu' forte, fino ad arrivare a un colpo di scena che da' il senso - potremmo dire intrinseco - allo spettacolo. E anche per lo spettatore diventa una escalation alla scoperta dell'animo umano. Riesce cosi' a rispondere alle attese del pubblico. Oppure lo inquieta ancor piu'? Oppure lo spiazza? Certo alla fine riesce a solleticare gli spettatori, stimolando riflessioni non momentanee.


Valeria Prina

www.spettacolinews.it
26 Maggio  2015
 

  •